Delega fiscale, ok definitivo della Camera
«Questa è una pagina che resterà nella storia della nostra Italia», ha detto il relatore della riforma Gusmeroli.
La Camera ha approvato in via definitiva la delega fiscale con 184 sì, 85 no e nessun astenuto. Hanno votato a favore tutti i gruppi di maggioranza, contrarie le opposizioni (Pd, M5S, Avs e +Europa) tranne Azione-Iv. «Sono molto soddisfatta dell’approvazione della delega fiscale. Una riforma strutturale e organica, che incarna una chiara visione di sviluppo e crescita e che l’Italia aspettava da 50 anni», scrive la premier Giorgia Meloni. «Meno tasse su famiglie e imprese, un fisco più giusto e più equo, più soldi in busta paga e tasse più basse per chi assume e investe, procedimenti più semplici e veloci. Sono alcuni dei principi di un provvedimento storico che rivoluzionerà il rapporto tra Fisco, cittadini e imprese e che il Governo lavorerà per attuare con i decreti attuativi. Un impegno preso con i cittadini che oggi abbiamo onorato».
Gusmeroli (Lega): verso un fisco più semplice e meno esoso
«Questa è un pagina che resterà nella storia della nostra Italia, una pagina positiva perché malgrado le differenze di posizione ci ha visto tutti contribuire al risultato finale». In confronto alla delega Draghi «questa è nata dall’ascolto, una differenza non da poco». È soddisfatto il relatore della riforma fiscale Alberto Gusmeroli (Lega),presidente della commissione Attività produttive della Camera, che ha illustrato in aula i contenuti della delega fiscale. «Andiamo verso un fisco meno complicato, meno esoso e più equilibrato», ha detto in aula, rivendicando i risultati della Lega, con 16 progetti di legge che hanno implementato il testo. «Le buone leggi nascono dall’ascolto e questa è frutto dell’ascolto di cittadini, categorie produttive e del Parlamento, che è intervenuto con proposte migliorative». Abolizione dell’Irap, riduzione da 4 a 3 scaglioni Irpef, la no tax area, gli incentivi alle nuove assunzioni, la rateizzazione del maxi acconto di novembre da gennaio a giugno dell’anno successivo e la progressiva riduzione della ritenuta d’acconto sono alcune delle misure «che renderanno finalmente il nostro sistema fiscale meno nemico».
Vogliamo, ha ribadito ancora Gusmeroli, «che nessun italiano subisca una patrimonale», facendo riferimento all’incidente di percorso del 3 agosto sulla patrimoniale: un ordine del giorno di Nicola Fratoianni (Si), prima accolto dal Governo in aula alla Camera, poco dopo 'cassato' da palazzo Chigi. L’odg impegnava il governo a valutare l’introduzione di una Next Generation Tax sui patrimoni oltre i 500mila euro.